Asia: se il lavoro diventa
un pericolo

Alla crescita economica degli ultimi due decenni in Asia, con tassi che hanno in alcuni casi toccato e superato il 10 per cento del Pil, non ha sempre corrisposto un miglioramento delle condizioni di lavoro. Anzi, il continente viene ancora considerato in generale il più pericoloso in tal senso. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) nove dei primi dieci Paesi al mondo per persone morte in incidenti sul lavoro o per malattie causate dallo stesso si trovano proprio in Asia. Il Bhutan registra una mortalità di oltre 30 su 100.000 lavoratori in un anno, posizionandosi così al primo posto di questa infelice classifica. Seguono Timor Leste, con un tasso che si avvicina alle 30 unità, e il Nepal con circa 28. Nella lista compaiono poi anche Laos, Papua Nuova Guinea, ...