· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Un incontro d’amore

 Un incontro  d’amore  QUO-089
18 aprile 2024

Parole bellissime, ma parole impegnative, quelle del Vangelo di questa domenica. «Rimanete in me e io in voi. Se non rimanete in me non potete portare frutto».

Cristo si serve di questa immagine della vite e dei tralci, per farci capire che quando siamo uniti a lui c’è la circolazione di linfa vitale, di vita divina. Lui in noi e noi in lui! Da qui si capisce che il cristianesimo non è una regola di vita o formule di dottrina. Ma è un incontro d’amore!

Come può essere la vita di un cristiano, lontano da Cristo? A quale linfa si può alimentare, se non alla Parola e al Corpo di Cristo? Come si può sostenere, se non è animato da Cristo?

La vita cristiana ha bisogno di raccoglimento, di silenzio, di meditazione, di interiorità. Non ne possiamo fare a meno!

Se cristiano vuol dire uno che vive di Cristo, dobbiamo permettere che la nostra vita sia imbevuta della sua Parola, della sua grazia, dei suoi stessi sentimenti.

La seconda lettura insegna che non ci si può contentare di belle parole. Ci vogliono i fatti. Ci vuole la verità. Ci vuole l’osservanza della sua Legge, e fare azioni che siano gradite a Dio. Solo così, a nostra volta, sapremo diffondere la linfa vitale negli altri. «La vita cristiana, quando davvero porta Cristo nel cuore è come una fontana di bontà e di amore, che diffonde il bene intorno a sé» (Paolo vi).

Impegniamoci, allora, a dare sempre alla nostra esistenza un orientamento cristiano, un fondo genuino e sincero di adesione al Vangelo, di fedeltà ai Comandamenti, di partecipazione ai Sacramenti, di esempio gioioso, convinto e coerente, per essere autentici testimoni del Vangelo. La società ne ha bisogno. E solo così faremo onore al nome cristiano!

di Leonardo Sapienza
 

Il Vangelo in tasca

28 aprile, V Domenica di Pasqua
Prima lettura: At 9, 26-31;
Salmo: 21;
Seconda lettura: 1 Gv 3, 18-24;
Vangelo: Gv 15, 1-8.