L’India al voto tra crescita
e nodi irrisolti

Sei settimane per far votare 960 milioni di aventi diritto: inizia domani, 19 aprile, la lunga tornata elettorale in India che si concluderà quasi due mesi dopo, il 4 giugno, quando è previsto lo scrutinio. Le elezioni parlamentari vedranno contrapporsi principalmente il Bharatiya Janata Party, rappresentato dall’attuale primo ministro Narendra Modi, e la coalizione “India”, formata da 26 partiti dell’opposizione, tra cui il Congresso nazionale indiano di Mallikarjun Kharge. Quest’ultimo, storico partito di centro-sinistra guidato sin dai tempi dell’indipendenza dalle famiglie Nehru-Ghandi, ha faticato negli ultimi anni ed è in calo nei sondaggi. Come nelle ultime elezioni del 2019, il Congresso nazionale indiano non dovrebbe impensierire il Bharatiya Janata Party e ciò sembra confermato anche dai risultati ...