Una drammatica ipoteca
15 aprile 2024
Un Paese insanguinato da scontri, bombardamenti, soprusi e saccheggi, percorso da una nuova ondata di violenza a sfondo etnico, macchiato da stupri e abusi di ogni genere, intrappolato nella più grave crisi di sfollamento al mondo e dilaniato dalla fame. È cruenta l’immagine del Sudan di oggi, ad un anno esatto dallo scoppio, il 15 aprile 2023, della guerra tra l’esercito del generale Abdel Fattah al-Burhan e i paramilitari delle Forze di supporto rapito (Rsf), guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo ed eredi dei famigerati janjaweed, le milizie arabe utilizzate da Khartoum nei primi anni Duemila per combattere in Darfur, in un conflitto costato la vita a 300.000 persone.
Le due fazioni avevano instaurato una fragile collaborazione dopo aver rovesciato un governo civile con il colpo di Stato dell’ottobre 2021, un’azione ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati