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15 aprile 2024
Missione possibile: recuperare la figura del critico, che rischia di essere soppiantato, nella sua peculiare funzione, dalla figura del curatore. Possibile, ma non facile, se non si è in grado di recepire e poi mettere in pratica la lezione dei grandi critici d’arte del passato, da Roberto Longhi a Lionello Venturi, da Giulio Carlo Argan a Francesco Arcangeli, da Giuliano Briganti ad Achille Bonito Oliva. All’attualità di tale lezione e all’urgenza, appunto, di valorizzarla è dedicato Armi improprie. Lo stato della critica d’arte in Italia (Azzate, Johan & Levi Editore, 2024, pagine 381, euro 25). L’interessante volume è curato da Vincenzo Trione, ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università Iulm di Milano.
Lungo uno stimolante percorso tra idee, teorie, ...
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