· Città del Vaticano ·

Celebrate a Santa Maria sopra Minerva le esequie di don René Gaston Ayihi Tsimi

Stile sacerdotale
anche nel dolore

 Stile sacerdotale anche nel dolore  QUO-085
13 aprile 2024

«Io certo soffro, ma ci sono persone che vivono le mie stesse sofferenze da sole e questo non lo posso sopportare»: c’è tutto lo stile sacerdotale di don René Gaston Ayihi Tsimi — morto lo scorso 8 aprile per un’improvvisa malattia — nella confidenza condivisa con l’arcivescovo Salvatore Pennacchio, presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, che ha presieduto la celebrazione esequiale del giovane alunno stamani, sabato 13 aprile, nella basilica romana di Santa Maria Sopra Minerva.

Camerunense, originario di Mbandjock, nella diocesi di Obala, don René, 31 anni, era stato ordinato sacerdote il 22 agosto 2020 e il 26 settembre dello scorso anno aveva iniziato il percorso di formazione nel servizio diplomatico della Santa Sede.

«Le sue ultime settimane di vita hanno illuminato, anche per noi che lo conoscevamo da poco, una vita intera» ha detto l’arcivescovo nell’omelia. «Il sorriso che sempre lo accompagnava, spegnendosi solo nei momenti di forte dolore fisico e morale — ha aggiunto — testimonia una vita affidata del tutto a Gesù. Era il sorriso di chi sapeva mettere da parte il proprio dolore per chinarsi, anche da un letto di ospedale, sul dolore degli altri».

«Il suo “eccomi” pieno e consapevole l’ha ripetuto una settimana fa quando i medici gli hanno confermato che il suo male era divenuto ormai incurabile» ha proseguito. «Ricevuta questa notizia», don René «ha espresso il desiderio di prepararsi alla morte. Un incontro che ha vissuto lunedì scorso, solennità dell’Annunciazione del Signore, al termine della preghiera del Rosario, con accanto due confratelli ai quali era legato fin dai tempi della formazione seminaristica al Collegio Urbano».

Con particolare affetto l’arcivescovo Pennacchio ha incoraggiato la mamma del giovane sacerdote, Bimoa Abila, e i fratelli Eric e Charles presenti alle esequie. Tra i concelebranti numerosi vescovi e la comunità della Pontificia Accademia Ecclesiastica. Al termine, l’arcivescovo Luciano Russo, segretario della Sezione per il personale di ruolo diplomatico della Santa Sede, ha letto un telegramma di cordoglio a firma del cardinale segretario di Stato.