· Città del Vaticano ·

Con la comunità dei Frati minori della Verna e della Provincia toscana

Germe di vita nuova

 Germe di vita nuova  QUO-083
11 aprile 2024

Tutti i Francescani stanno celebrando l’ottavo centenario della impressione delle stimmate di san Francesco, avvenute sul monte della Verna, in Toscana, nel settembre 1224. L’evento è stato aperto solennemente il 5 gennaio di quest’anno, con una celebrazione liturgico-commemorativa nella basilica della Verna, presenti i generali degli Ordini francescani, vari vescovi, molti frati e tantissimi fedeli.

Una seconda grande manifestazione si è svolta nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, con una tavola rotonda fra il ministro generale dei Frati minori, Massimo Fusarelli, il sindaco Dario Nardella, e il direttore de “La Nazione” Pini Agnese, risultata molto interessante e partecipata da un folto pubblico.

Dall’11 al 14 aprile ha luogo a Firenze “Francesco Live”, una manifestazione socio-religiosa, per guardare al futuro con gli occhi di Francesco, con interventi di personaggi del mondo della cultura e della canzone e a cui partecipano più di mille giovani provenienti da tutta Italia.

In questi mesi poi, la reliquia maggiore del sangue di san Francesco sta girando varie regioni italiane attraverso un pellegrinaggio, facendo tappa in conventi, monasteri, scuole, ospedali, carceri e vari luoghi toccati dalla sofferenza. Prossimamente andrà anche in Egitto, Turchia, Bolivia e a Gerusalemme.

Nelle varie celebrazioni di questo anno non poteva mancare un incontro della reliquia con Papa Francesco, che ha preso il nome del santo sicuramente per ispirarsi alla vita del Poverello di Assisi. Non potendo, almeno per ora, recarsi alla Verna, ha concesso una visita privata a tutti noi Frati minori della Toscana il 5 aprile. E noi siamo andati numerosi, con due pullman, uno dalla Verna con frati e novizi e uno da Firenze per i frati degli altri conventi: in tutti eravamo un’ottantina.

Arrivati all’alba a Roma, siamo stati introdotti nella Sala Clementina del Palazzo apostolico vaticano. Qui è giunto, alle 9, il Pontefice, accolto dagli applausi degli astanti e da un canto gioia: Benedizione a frate Leone. Ci ha presentato il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, monsignor Andrea Migliavacca, che era venuto con noi in pullman. Era stata portata dalla Verna la reliquia insigne con il sangue della ferita nel costato di san Francesco, che il padre provinciale, Livio Crisci, ha mostrato al Santo Padre e che poi è stata posta in rilievo nella Sala.

Nel discorso che ci ha rivolto, Papa Francesco ci ha consegnato alcune piste di lettura del mistero delle stimmate e ha sottolineato il loro significato nella vita del cristiano e nella vita del francescano.

Le stimmate «ricordano il dolore sofferto per nostro amore e per la nostra salvezza da Gesù nella sua carne, ma sono anche un segno della vittoria pasquale». «Il cristiano è chiamato a rivolgersi in modo speciale agli stimmatizzati che incontra: ai segnati dalla vita che portano le cicatrici subite o di errori commessi». Papa Francesco ha sottolineato poi la povertà di spirito di san Francesco, chiedendo a noi frati di fare altrettanto. Ha quindi invitato confessori e apostoli a perdonare tutto, a perdonare sempre. Ha raccomandato l’umiltà, la gioia, e di essere testimoni di pace e di speranza. Ha anche sottolineato il segno dell’abito francescano, che è rispettato, perché fa pensare a san Francesco e alle grazie ricevute.

Il significativo discorso si è concluso con la recita e la consegna di una preghiera composta dal Santo Padre in onore di san Francesco stimmatizzato, che d’ora in poi verrà recitata nella processione quotidiana alla Verna, e con la benedizione con la reliquia maggiore del sangue del santo.

Il padre provinciale ha quindi consegnato al Papa una riproduzione del bassorilievo delle stimmate, che contiene una reliquia ex rupe del luogo delle stimmate, insieme ad altri doni, portati dai frati della Verna.

Poi Papa Francesco ci ha salutati con grande tenerezza e gioia uno ad uno e ben volentieri ha acconsentito a fare una fotografia prima con tutti i frati della Verna e quindi con tutti noi presenti. Ci ha lasciati fra gli applausi e con la gioia nel cuore.

Siamo poi andati nella basilica di San Pietro per visitare la tomba dell’apostolo e dei vari Papi e per pregare perché Dio ci dia lo spirito per mettere in pratica ciò che il Pontefice ci ha raccomandato per essere veri figli di san Francesco.

Al mezzogiorno abbiamo celebrato solennemente la messa all’altare della Cattedra, presieduta dal cardinale arciprete Mauro Gambetti, Frate minore conventuale. Oltre a noi frati hanno partecipato al rito e numerosi fedeli.

Poi abbiamo consumato in allegria e fraternità un buon pasto e brindato alla salute del Papa e a tutti quelli che si erano adoperati ad organizzare una così bella e fraterna giornata che resterà nel cuore di tutti i frati.

Nel pomeriggio, alle 16, siamo risaliti sui pullman, stanchi, ma felici di aver vissuto fraternamente un giorno memorabile per i singoli, per il santuario della Verna e per l’intera nostra Provincia toscana dei Frati minori. A laude di Cristo e del poverello Francesco.

di Ugo Rossi
Ordine francescano dei Frati minori