![Tra gli spazi della memoria QUO-080 Tra gli spazi della memoria QUO-080](/content/dam/or/images/it/2024/04/080/varobj24130034obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
08 aprile 2024
Privati della loro memoria donne e uomini perdono la loro identità. Se sono impossibilitati a costruirsene una nuova sono condannati a restare ai margini della comunità umana, privi di ogni capacità relazionale. L’innalzamento della durata della vita media, esperienza degli ultimi decenni, sottopone il cervello a uno sforzo maggiore di quello del passato, che in numerosi casi produce un logoramento delle opportunità cognitive che si abbatte sulla capacità di ricordare. L’Alzheimer è la più diffusa malattia che intacca la memoria fino a distruggerla, ma a questa patologia se ne affiancano altre, che alla lunga producono effetti di analoga gravità, fino alla perdita della consapevolezza di sé.
Tra le particolarità del cervello umano, tra i caratteri che più lo ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
![paywall-offer paywall-offer](/etc/designs/osservatoreromano/release/library/main/images/paywall/promotion.png)
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati