· Città del Vaticano ·

Dall’America del pregiudizio, la lezione di John Fante valida anche per l’Italia di oggi

Essere quello che si è sempre voluto essere

 Essere quello  che si è sempre voluto essere  QUO-080
08 aprile 2024
«Di nome faceva Arturo. Ma avrebbe preferito chiamarsi John. Di cognome faceva Bandini ma avrebbe preferito chiamarsi Jones. Suo padre e sua madre erano italiani ma lui avrebbe preferito essere americano». Per tutta la vita e in tutti i suoi romanzi John Fante (1909-1983), insieme al suo alter ego letterario Arturo Bandini, farà i conti con le proprie origini. Il tema delle radici, ma anche quello dell’ambizione di diventare qualcuno in un Paese che ti classifica come wop, è alla base di Aspetta primavera, Bandini (1938) e degli altri scritti. Dai Bandini fino ai Molise de La confraternita dell’uva (1977), del racconto Il mio cane stupido (1986) e di Un anno terribile (1985) l’italoamericanità è la cifra distintiva dell’autore, nato proprio l’8 aprile del 1909 nell’America dei continui sbarchi a ...

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