· Città del Vaticano ·

I saluti
Francesco rinnova la sua «ferma richiesta»

Un cessate-il-fuoco
immediato a Gaza

 Un cessate-il-fuoco immediato a Gaza  QUO-076
03 aprile 2024

Al termine della catechesi il Pontefice ha salutato i gruppi di fedeli presenti in piazza San Pietro rilanciando gli appelli per la pace in Israele e in Palestina e nella martoriata Ucraina, dalla quale gli sono giunti il testo del Nuovo Testamento e il rosario di un giovane soldato caduto: entrambi sono stati mostrati ai presenti da Papa Francesco, che con questo gesto eloquente ha voluto accompagnare il suo severo monito contro la «pazzia della guerra». Dopodiché l’udienza generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la benedizione.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare le parrocchie e i giovani francesi. In questa settimana di Pasqua, la luce del Signore risorto ci illumini nella ricerca della giustizia, per costruire un mondo fraterno.

Dio vi benedica.

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese, specialmente ai gruppi provenienti da Svezia, Malta, Corea, Canada e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua tedesca. Ogni anno Cristo ci concede la gioia di celebrare la Sua Risurrezione. La Sua vittoria pasquale doni speranza al mondo intero e ci conduca alla vita eterna. Buona Pasqua a tutti voi!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Que la luz de Cristo resucitado nos guíe por caminos de justicia y de paz, y la fuerza vivificante de su amor nos haga audaces constructores de un mundo más fraterno y solidario. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, invocando per tutti le consolazioni e le luci dello Spirito di Dio affinché, vinti i pessimismi e le delusioni della vita, possano attraversare, insieme ai loro cari, la soglia della speranza che abbiamo nel Cristo risorto. Conto sulle vostre preghiere. Grazie!

Saluto i fedeli di lingua araba. La nostra speranza si chiama Gesù. Egli è entrato dentro il sepolcro del nostro peccato e dagli abissi più oscuri della nostra morte, ci ha risvegliati e ci ha dato una nuova vita. A tutti voi, Buona Pasqua!

Saluto cordialmente i polacchi. La Domenica della Divina Misericordia, che cade nei prossimi giorni, ci ricorda il messaggio trasmesso da Santa Faustina Kowalska. Non dubitiamo mai dell'amore di Dio, ma affidiamo con costanza e fiducia la nostra vita e il mondo al Signore, chiedendogli in particolare una pace giusta per le nazioni martoriate dalla guerra. Vi benedico di cuore.

Purtroppo continuano a giungere tristi notizie dal Medio Oriente. Torno a rinnovare la mia ferma richiesta di un immediato cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza. Esprimo il mio profondo rammarico per i volontari uccisi mentre erano impegnati nella distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza. Prego per loro e le loro famiglie. Rinnovo l’appello a che sia permesso a quella popolazione civile, stremata e sofferente, l’accesso agli aiuti umanitari e siano subito rilasciati gli ostaggi. Si eviti ogni irresponsabile tentativo di allargare il conflitto nella regione e ci si adoperi affinché al più presto possano cessare questa e altre guerre che continuano a portare morte e sofferenza in tante parti del mondo. Preghiamo e operiamo senza stancarci perché tacciano le armi e torni a regnare la pace.

E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, tanti morti! Ho nelle mani un rosario e un libro del Nuovo Testamento lasciato da un soldato morto nella guerra. Questo ragazzo si chiamava Oleksandr, Alessandro, 23 anni. Alessandro leggeva il Nuovo Testamento e i Salmi e aveva sottolineato, nel Libro dei Salmi, il salmo 129: “Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce”. Questo ragazzo di 23 anni è morto ad Avdiïvka, nella guerra. Ha lasciato davanti una vita. E questo è il suo rosario e il suo Nuovo Testamento, che lui leggeva e pregava. Io vorrei fare in questo momento un po’ di silenzio, tutti, pensando a questo ragazzo e a tanti altri come lui, morti in questa pazzia della guerra. La guerra distrugge sempre! Pensiamo a loro e preghiamo.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i Preadolescenti dell’Arcidiocesi di Milano, venuti a Roma per coronare il loro cammino di formazione catechetica mediante la professione di fede presso le tombe degli Apostoli. Cari ragazzi — a voi mi rivolgo! —, sappiate testimoniare con l’entusiasmo e la generosità proprie della vostra giovane età la fedeltà al Vangelo seguendo sempre Cristo, luce del mondo. Farete questo voi? [Sì!] Non rispondete... più forte! [rispondono: Sì!]

Accolgo con affetto i Cresimandi delle Diocesi di Treviso, Cremona e Cuneo-Fossano. Con la forza dello Spirito Santo, che nella Cresima vi conferma come battezzati, figli di Dio e membri della Chiesa, possiate essere “pietre vive” per costruire la comunità cristiana. Saluto altresì il Gruppo della Via Crucis, di Barile esprimendo apprezzamento per l’impegno nella rappresentazione sacra dei misteri della passione di Cristo.

Il mio pensiero va infine ai giovani, ai malati, agli anziani e agli sposi novelli. A ciascuno auguro di accogliere nel cuore la gioia e la pace, doni di Gesù Risorto.

A tutti la mia Benedizione!