· Città del Vaticano ·

Nel monastero studita ucraino di Castel Gandolfo

Se la Pasqua ha il sapore dell’accoglienza

 Se la Pasqua ha il sapore dell’accoglienza  QUO-076
03 aprile 2024
Non è un gioco di parole: per festeggiare la Pasqua i rifugiati ucraini ospiti della casa di accoglienza del monastero studita di Castel Gandolfo hanno preparato un dolce che si chiama paska (translitterazione di una vecchia parola russa che significa proprio “Pasqua” e così simile diventa anche nella pronuncia) ovvero una focaccia di pane dolce che ricorda il nostro panettone anche per la farcitura di uvetta ma ricoperta di glassa di albumi di uovo e zucchero e di solito con una croce incisa sopra, a ricordare la Risurrezione. Le fette di paska sono state poi distribuite ai fedeli al termine della celebrazione di rito bizantino presieduta da padre Kozak Oleh, per tutti padre Oreste, uno dei pochi monaci studiti rimasti in Italia e in Europa, che porta avanti questa presenza religiosa assieme ad alcuni volontari e alla ...

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