30 marzo 2024
Che cosa ci fa venire in mente la parola “resurrezione”? Sarebbe interessante chiedere a una persona immersa nella cultura di questo tempo post-cristiano — almeno nella parte occidentale e globalizzata del mondo — che immagine gli viene in mente quando sente o dice questa parola. E soprattutto se “resurrezione” sia un termine che si riferisca ancora a qualcosa, se abbia ancora una sua specifica referenza.
Certo, tutti noi “cristiani”, anche quelli che hanno preso la via dell’ateismo o dello scetticismo, abbiamo ancora (ma non si sa quanto ancora), quasi per istinto culturale e immaginario, il riferimento a una grande narrazione. Quella di un uomo eccezionale, ma sempre più lontano, chiamato Gesù, che sceglie di morire per salvarci dalla disperazione e dalla morte, e che poi viene strappato dalle tenebre del nulla.
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