· Città del Vaticano ·

Sulla via della Croce

L’annuncio

 L’annuncio  QUO-074
30 marzo 2024

A Gerusalemme ogni venerdì dell’anno celebriamo la Via Crucis lungo la Via Dolorosa, tranne durante l’Ottava di Pasqua. Il cammino si snoda lungo il percorso che da otto secoli noi francescani percorriamo come l’itinerario più probabile dal luogo della condanna fino al luogo della sepoltura. Ogni Via Crucis si conclude nell’Edicola del Santo Sepolcro e alla xiv Stazione che commemora Gesù deposto nel Sepolcro fa seguito una preghiera con la quale chiediamo di poter partecipare alla Sua risurrezione. Poi si prega secondo l’intenzione del Santo Padre, per i benefattori della Terra Santa e per la pace. Infine si canta il Regina coeli, anche durante la Quaresima, esattamente come durante le veglie dei sabati di Quaresima si continua a cantare l’Alleluia e alla processione quotidiana che commemora la Passione si continua a invitare Maria, la madre di Gesù, a rallegrarsi per la risurrezione di suo figlio.

Non è un caso che quel luogo, che noi occidentali chiamiamo basilica del Santo Sepolcro, per i cristiani di lingua greca sia invece l’Anastasi, cioè semplicemente la risurrezione. Perché il punto di approdo della Via Crucis, come del cammino quaresimale, non è la sepoltura di Gesù ma la sua risurrezione. Per questo per noi è tanto importante la tomba vuota, perché sta a indicare che la morte è vinta. Ed è vinta per sempre.

La tomba vuota e la Pasqua di Gesù ci parlano della sua risurrezione e ci ricordano che risorgere non è un tornare indietro dal regno dei morti, non è un ritrovarsi improvvisamente rianimati come dopo un coma o una morte apparente ma è un andare oltre, è — appunto — un passaggio verso una forma di vita talmente nuova e piena che noi non riusciamo nemmeno a immaginarla.

È per questo che solo da questa tomba vuota si sprigiona la speranza; una speranza capace di illuminare anche le peggiori esperienze di vita e di morte nelle quali oggi ci possiamo trovare immersi. È per questo che da questa tomba vuota l’annuncio che il Signore Gesù è risorto diventa l’annuncio che con Lui risorgiamo anche noi. Buona Pasqua. 

di Francesco Patton