· Città del Vaticano ·

In «Stella Maris» e «Il passeggero» di McCarthy un tributo alla “paranoia blues”

Il desiderio di essere ritrovati

 Il desiderio di essere ritrovati  QUO-071
27 marzo 2024
Le sirene lampeggiano in silenzio. Ambulanza, pompieri. I binari sono affollati, ma si percepisce appena un brusio. «È caduto». «Si è buttato». I treni fermi, non si sa per quanto. La stazione è immobile, come tutti noi, bloccati, non sapendo più da che parte andare. Sguardi fugaci tra viaggiatori sconosciuti spartiscono qualcosa di fin troppo intimo, una paura riemersa, lo scintillare involontario di una lacrima. Mi è accaduto solo pochi giorni fa, e non ho potuto che ripensare alla pagina che apre Il passeggero di Cormac McCarthy. Lì, nel silenzio imbiancato di un giorno di Natale, un cacciatore scorge il corpo senza vita di una ragazza suicida. La desolazione del ritrovamento risveglia in lui una duplice consapevolezza: l’impellente necessità di pregare, e la ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati