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Il racconto

Con gioia
verso il Triduo santo

 Con gioia verso il Triduo santo  QUO-071
27 marzo 2024

Clima di gioia pasquale stamane all’udienza generale che di fatto ha introdotto al Triduo santo: oltre tremila giovani l’hanno allietata con la loro festosa e calorosa presenza sin dal momento in cui Papa Francesco ha fatto il suo ingresso nell’Aula Paolo vi camminando, avvalendosi del solo ausilio del bastone.

Giunti da circa duecento atenei di tutto il mondo, sono i partecipanti a Univ, l’incontro annuale per studenti universitari, che si svolge a Roma fin dal 1968 durante la Settimana santa.

L’iniziativa, nata grazie all’impulso di san Josemaría Escrivá de Balaguer, quest’anno ha per tema: «Il fattore umano», che nell’attuale «cambiamento d’epoca — affermano i promotori — svolge un ruolo essenziale» nella tecnologia, nell’economia, nella formazione scolastica, così come nella politica, nelle aziende, nella scienza e nell’arte.

«Lo sviluppo di queste aree è nelle nostre mani. In un contesto caratterizzato dalla velocità delle comunicazioni e dell’innovazione, il fattore umano si presenta come una questione fondamentale ed è necessario fermarsi a chiedersi dove stiamo andando e come vogliamo farlo. Quali sono le sfide professionali e accademiche che dobbiamo affrontare? Come possiamo contribuire all’umanizzazione dei diversi ambienti sociali e professionali? Gli esseri umani hanno capacità incredibili», hanno dichiarato, aggiungendo che «i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale hanno sorpreso tutti, ponendo dubbi e facendo riflettere maggiormente sull’intelligenza e sulla creatività umana».

Tra i presenti anche 200 tra corsisti frequentatori e membri dello staff del Nato Defense College. Sono arrivati da circa 30 Paesi per testimoniare come la multietnicità sia un valore aggiunto in grado di permettere la costruzione di una rete di rapporti a prescindere dalla cultura di provenienza, così come l’approfondimento del dialogo interreligioso. «L’incontro con il Santo Padre darà ai nostri frequentatori, alcuni dei quali assumeranno importanti responsabilità in operazioni per il mantenimento della pace, ulteriori motivazioni per lo svolgimento delle loro future importanti missioni» hanno raccontato alcuni membri della delegazione.

I sindaci di Siano, Montoro e Fiorino, tre degli otto comuni della comunità montana Irno-Solofrana — in provincia di Salerno — hanno chiesto al Pontefice, al termine dell’udienza, di benedire il sasso che sarà apposto all’inizio del sentiero intitolato proprio a Papa Francesco.

Per una significativa duplice coincidenza l’udienza odierna si è svolta il 27 marzo, nello stesso giorno in cui 11 anni fa Francesco pronunciava la sua prima catechesi dopo l’elezione al pontificato, e nel 2020, in una piazza San Pietro deserta e silenziosa, con condizioni climatiche simili a quelle odierne, elevava la sua solitaria preghiera per invocare la fine della pandemia.

E stamane sempre a causa del meteo non ottimale, l’incontro settimanale con i fedeli di tutto il mondo, inizialmente previsto in piazza San Pietro, si è svolto al chiuso. «Qui dentro» — ha commentato Francesco, che ha letto tutti i testi senza ricorrere, come nelle settimane precedenti, all’aiuto di un collaboratore — «sarete un po’ ammucchiati, ma almeno non bagnati!».

di Fabrizio Peloni