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Convegno a Sassari

I Pontefici e la Sardegna

 I Pontefici e la Sardegna  QUO-068
23 marzo 2024

I rapporti storici dei Papi con la Sardegna e le sue diocesi sono stati al centro di un convegno organizzato dall’arcidiocesi di Sassari e dalla Fondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni insieme alla Libreria San Paolo, all’Ucsi della regione e alla parrocchia San Giovanni Bosco di Sassari, che lo scorso 21 marzo ha ospitato l’incontro nella grande sala conferenze.

Tra i relatori, monsignor Tonino Cabizzosu, già docente di Storia della Chiesa alla Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, il rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Gavino Mariotti, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi. Relatore principale è stato invece Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione.

Dopo i saluti istituzionali dell’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, del vice sindaco della città, Antonello Sassu, e di Andrea Pala, presidente dell’Ucsi sarda, Tonino Cabizzosu ha richiamato le figure dei Papi dell’epoca più antica, come quella di Ponziano (+235), esiliato nell’isola insieme ad Ippolito con la pena della “damnatio ad metalla”, passando poi all’elezione, nel 498, di un Pontefice sardo, Simmaco (+514), e poi al periodo della dominazione spagnola, quando nel 1503, con la bolla Aequum reputamus, Giulio ii dispose il riordino generale dei territori delle diocesi della Sardegna già approntato dal suo predecessore Alessandro vi.

In epoca moderna, è stata sottolineata l’attenzione di Pio x che nel 1907 elevò la Madonna di Bonaria a “Patrona massima della Sardegna”.

Sarà poi Pio xi il Papa che si legherà più all’isola unendo gli studentati teologici di Cagliari e Sassari con la fondazione, da lui fortemente voluta, del Pontificio Seminario Regionale Sardo — affidato alla Compagnia di Gesù — nella cittadina di Cuglieri (Oristano). Lo stesso Pontefice si adopererà per la costruzione di oltre 250 case canoniche e di numerose chiese e cappelle nel territorio.

I relatori non hanno mancato di sottolineare come tutti gli ultimi Pontefici abbiano voluto visitare personalmente l’isola: Paolo vi nel 1970, Giovanni Paolo ii nel 1985, Benedetto xvi nel 2007 (per il centenario della Madonna di Bonaria) e Francesco, che nel 2013 ha voluto essere a Cagliari, anch’egli pellegrino a Bonaria in nome del rapporto stretto tra il santuario e la capitale dell’Argentina, Buenos Aires, che da quel titolo mariano prende il proprio nome.

Particolarmente interessanti i ricordi di Francesco Birocchi, che ha ripercorso le tappe della visita a Cagliari di Paolo vi nel 1970, con aneddoti e curiosità su fatti vissuti in prima persona da lui, allora giovane giornalista locale, prima dell’approdo in Rai. Il Rettore Mariotti ha invece ricordato la lectio magistralis che Giovanni Paolo ii ha tenuto nell’aula magna dell’Università di Sassari, il più antico ateneo sardo, nato nel 1558 come Studio gesuitico, radici sempre orgogliosamente sottolineate.

La figura di Joseph Ratzinger è poi stata approfondita da Andrea Tornielli, ospite d’onore della giornata, che, presentando il suo libro Benedetto xvi, il teologo, il pontefice, l’uomo ha aiutato i partecipanti ai lavori ad approfondire la figura del grande Papa bavarese, da ricordare, molto più che per il gesto storico della rinuncia al ministero petrino del 2013, per la ricchezza della sua esperienza di uomo e di teologo, per la sua collaborazione con Giovanni Paolo ii per 24 anni nella Congregazione per la dottrina della fede, e per il suo magistero e la sua opera pastorale negli anni del pontificato, che lo rendono una delle figure più notevoli della storia della Chiesa contemporanea.

di Francesco Marruncheddu