· Città del Vaticano ·

Il racconto

In piazza San Pietro
annuncio di matrimonio

 In piazza San Pietro annuncio di matrimonio  QUO-065
20 marzo 2024

In piazza San Pietro, stamani, annuncio di matrimonio: Arturo López Ramírez e Monika Nowak — redattori de «L’Osservatore Romano» nell’edizione spagnola e in quella polacca — hanno confidato personalmente a Francesco la data e il luogo delle loro nozze.

«¡Que lindo!» è stata la risposta del Papa che li ha incoraggiati nella loro scelta di vita insieme.

Arturo e Monika si sposeranno sabato 28 settembre — alla vigilia della festa dei santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele — nella chiesa di Santo Stefano degli Abissini in Vaticano.

Presenti all’udienza generale come lettori, già a dicembre avevano confidato al Pontefice il progetto di sposarsi, entro il 2024, per costruire una famiglia.

Stamani l’ingresso del Papa in piazza San Pietro è stato accompagnato dalla banda musicale Giuseppe Verdi di Santa Maria del Cedro, comune in provincia di Cosenza.

Fin dalle origini — è nata nel 1938 — la banda offre, attraverso l’esperienza musicale, un’opportunità di riscatto a molti giovani che altrimenti rischierebbero di prendere “strade sbagliate”. E oggi è un “laboratorio intergenerazionale” che vede insieme giovani e anziani. Al termine dell’udienza la musica della banda calabrese ha poi “animato” le vie circostanti piazza San Pietro.

Domani, primo giorno di primavera, Ana María Ros Fructuoso compirà 102 anni. Originaria di Murcía e oggi residente ad Alicante, ha voluto festeggiare il suo compleanno con il Papa. Ad accompagnarla le due figlie. È il quarto pellegrinaggio a Roma di Ana María: nel 2000, ricorda, aveva avuto l’opportunità di incontrare Giovanni Paolo ii.

L’esperienza sportiva come impegno di pace: è quanto ha testimoniato stamani, in piazza San Pietro, un gruppo di podisti di Boves, il comune in provincia di Cuneo che subì, il 19 settembre 1943, un eccidio nazista.

«La nostra comunità — raccontano gli atleti — ha intrapreso un percorso di riconciliazione dopo quella tragica domenica nella quale morirono 24 persone, tra le quali don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo, uccisi in odium fideie beatificati nel 2022».

Per dare concretezza a questo impegno «collaboriamo con “Operazione Colomba”, corpo nonviolento di pace dell’associazione Comunità Papa Giovanni xxiii, da oltre 30 anni impegnato in zone di conflitto». Alla comunità di Boves, che dal 1983 «ospita la Scuola di Pace, nel 1987 è stato conferito il titolo di “capoluogo di pace”». Inoltre nel 2005 è nata l’associazione “Le città del dialogo” ed è stato sancito il significativo gemellaggio con Schondorf, centro della Baviera dove è sepolto Joachim Peiper, il comandante delle Ss che ordinò la strage.

L’artista ungherese Katalin Tremmel Hudik ha donato al Papa un dipinto raffigurante san Giuseppe. L’idea, racconta la pittrice, è nata quando il Pontefice con la lettera apostolica Patris corde, ha indetto, dall’8 dicembre 2020 all’8 dicembre 2021, lo speciale Anno dedicato proprio a san Giuseppe.

Uova di cioccolato sono state offerte al Papa dall’associazione Amicizia Francia Italia perché possano essere donate ai bambini. L’associazione ha inoltre consegnato all’Elemosineria apostolica doni utili per le persone povere.

Al termine dell’udienza il Papa ha benedetto un quadro raffigurante sant’Oronzo, presentato dai sindaci di alcune cittadine pugliesi legate proprio al culto e alla devozione del santo: Botrugno, Andrano, Campi Salentina, Caprarica di Lecce, Diso, Muro Leccese, Surbo, Ostuni, Turi e Vernole. I sindaci, insieme con circa cinquecento pellegrini, hanno inoltre presentato al Papa il progetto di realizzazione del “Cammino di sant’Oronzo”, un percorso religioso di circa 200 km che si snoda da Andrano, nel basso Salento, fino a Turi, sull’Altopiano delle Murgie, in provincia di Bari.

Presente all’udienza generale anche una delegazione del consiglio insulare di Palma de Mallorca, guidata dal presidente e da alcuni consiglieri, per ricordare la figura di santa Catalina Tomas, di cui in questo 2024 si celebrano i 450 anni della morte e per la quale c’è una forte devozione nell’isola.

di Fabrizio Peloni