· Città del Vaticano ·

Noi, gli altri
Una celebrazione che non interpella solo gli ebrei

Il digiuno di Ester
strumento di salvezza divino

 Il digiuno di Ester strumento di salvezza divino  QUO-065
20 marzo 2024
La pratica del digiuno è attestata negli strati più antichi della letteratura biblica e non vi è alcun dubbio che fosse diffusa sia tra gli individui che nei gruppi dell’antico Israele. Lo scopo del digiuno poteva variare a seconda dei testi che si leggono: serviva per evitare una calamità e suscitare la misericordia divina, per chiedere l’aiuto di Dio, o per implorare il perdono dei peccati. Riguarda quest’ultimo caso il digiuno più noto e più importante, quello del Kippur, il giorno dell’espiazione, di cui si legge nella Torah (Levitico, 16) e che è praticato ancora oggi da molti ebrei. Nell’ebraismo sono osservati anche diversi altri giorni e tipi di digiuno: quello per la memoria della distruzione del primo e del secondo Tempio di Gerusalemme (9 di Av); quello per l’assedio di ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati