· Città del Vaticano ·

Sulla via della Croce / 4

Il Cireneo

 Il Cireneo  QUO-063
16 marzo 2024

Da quando Simone di Cirene, seppure costretto, ha dato una mano a Gesù a portare la croce, “cireneo” è diventato sinonimo di una persona che ti aiuta a portare quel peso che ti schiaccia, nel momento in cui ne hai bisogno. «Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo» (Galati, 6, 2) scriverà san Paolo ai cristiani della Galazia una ventina di anni più tardi, e non è una pia esortazione ma la traduzione in termini concreti del “comandamento nuovo” lasciatoci dallo stesso Gesù: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi» (Giovanni, 15, 12).

Oggi sono i cristiani che vivono in Medio Oriente ad aver bisogno della vicinanza di un “cireneo” che li aiuti a portare il peso della propria croce. Negli ultimi ottant’anni una serie ininterrotta di vicende hanno schiacciato a terra le comunità cristiane in Palestina, poi a Cipro, quindi in Libano, in Iraq, in Siria, in Egitto e ora di nuovo in Cisgiordania e a Gaza. Guerre, colpi di stato, regimi fondamentalisti, democrazie selettive, situazioni di instabilità politica, sanzioni internazionali e conseguenti crisi economiche hanno ridotto numericamente le presenze e costretto milioni di cristiani a emigrare. In molti hanno fiaccato la speranza. Avranno gli altri cristiani, quelli che in questo momento storico si trovano a vivere in un contesto pacifico e rispettoso della libertà religiosa e quelli che possono influire sulle sorti del mondo, la capacità di percepire la sofferenza dei loro fratelli nella fede che vivono in Medio Oriente? Riusciranno le altre Chiese a prendere su di sé e portare un po’ del peso che grava oggi sulle spalle della Chiesa che vive in Medio Oriente per permetterle di rialzarsi?

A terra, ora, schiacciato dal peso della croce non è il “Gesù storico” ma il suo Corpo ecclesiale che prolunga lungo i secoli la sua Via Crucis, il suo cammino sulla via dolorosa. Ci sarà un “cireneo” capace, anche se magari inizialmente controvoglia, di accorgersi di tutta questa sofferenza e di dare una mano a portarla?

di Francesco Patton