· Città del Vaticano ·

La voce dei Pontefici per fermare un grave delitto contro l’umanità

«Se restiamo inerti
saremo complici»

 «Se restiamo inerti saremo complici»   QUO-062
15 marzo 2024
È l’anno 2000, il mondo è appena entrato nel nuovo millennio, foriero di nuove speranze. Ma solo in parte, perché certi orrori dei secoli precedenti continuano a persistere. Come l’orrore della tratta, del traffico di esseri umani. Nel nuovo secolo, anche questo crimine diventa “nuovo” nelle forme e nelle modalità con cui i criminali lo perpetrano e le vittime lo subiscono. Solo una cosa resta uguale: la voce della Chiesa che si leva, forte e decisa, contro un simile flagello. Ripercorrendo il magistero degli ultimi tre Pontefici, si ode il loro grido unanime contro la tratta: a maggio del 2002, ad esempio, San Giovanni Paolo ii invia una lettera alla Conferenza internazionale dedicata al tema Schiavitù del xxi secolo: la dimensione dei diritti umani nella tratta delle persone. «Il commercio ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati