· Città del Vaticano ·

L’allarme dei missionari nel Paese caraibico devastato dalle violenze e dalla criminalità

«La comunità cattolica
di Haiti è ostaggio
delle bande locali»

 «La comunità cattolica di Haiti è ostaggio delle bande locali»  QUO-062
15 marzo 2024
Una maschera sul volto e un fucile tra le braccia, la paura come pensiero costante e la rabbia come sentimento dominante, poi si gira l’angolo e si apre il fuoco. Perché o si muore di fame o si prendono le armi. Tanto da Haiti non si può più uscire né entrare: da quando le bande locali hanno preso il controllo del Paese, strade, porto e aeroporto sono chiusi. Secondo le stime delle Nazioni Unite, quattro milioni di abitanti del Paese caraibico si ritrovano ad affrontare una grave insicurezza alimentare, un milione di queste è a un passo dalla carestia e oltre 350.000 sono sfollati. Per comprendere meglio la situazione, «L’Osservatore Romano» si è rivolto a chi conosce bene i giovani haitiani: don Carl Enrico Charles è un sacerdote salesiano, educatore e preside della scuola ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati