· Città del Vaticano ·

Presidente emerito del Pontificio Consiglio “Cor Unum”

È morto il cardinale
Paul Josef Cordes

 È morto il cardinale Paul Josef Cordes  QUO-062
15 marzo 2024

È morto nella mattina di venerdì 15 marzo, nella clinica Pio xi a Roma, dove era ricoverato, il cardinale Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. Era nato a Kirchhundem, nell’arcidiocesi di Paderborn, in Germania, il 5 settembre 1934, ed era stato ordinato sacerdote il 21 dicembre 1961. Eletto alla Chiesa titolare di Naisso il 27 ottobre 1975 e nominato vescovo ausiliare di Paderborn, il 1° febbraio 1976 aveva ricevuto l’ordinazione episcopale. Nel 1980 era stato nominato vice presidente del Pontificio Consiglio per i laici. Il 2 dicembre 1995 era stato promosso alla dignità arcivescovile e nominato presidente del Pontificio Consiglio “Cor unum”, incarico a cui aveva rinunciato il 7 ottobre 2010. Nel Concistoro del 24 novembre 2007 era stato creato e pubblicato cardinale del titolo di San Lorenzo in Piscibus, diaconia elevata pro hac vice a titolo presbiterale il 19 maggio 2018. Aveva preso parte al Conclave che, undici anni fa, ha eletto Papa Francesco.

Dopo aver compiuto gli studi e il ginnasio ad Attendorn fino al 1955, aveva iniziato il corso di laurea in Medicina a Münster. Nel 1956 aveva sentito nascere dentro di sé la vocazione alla vita sacerdotale e, abbandonati gli studi universitari, era entrato nel seminario maggiore di Paderborn. Durante questo periodo aveva frequentato anche un corso di un anno nel seminario universitario di Lione.

Era stato ordinato presbitero nel 1961 da monsignor Lorenz Jäger, arcivescovo di Paderborn, futuro cardinale. Dopo aver svolto un periodo di lavoro pastorale in diverse parrocchie della sua diocesi, nel 1969 aveva ripreso gli studi frequentando il corso di Dogmatica all’Università di Magonza. Nel 1971 aveva conseguito la laurea in Teologia, discutendo la tesi: Sendung zum Dienst. Exegetisch-historische und systematische Studien zum Konzilsdekret «Vom Dienst und Leben der Priester», pubblicata nel 1990 in italiano dalla casa editrice Piemme con il titolo: «Inviati a servire. Presbyterorum ordinis: storia, esegesi, temi, sistematica». Il suo professore era il futuro cardinale Karl Lehmann.

Nel 1972 il cardinale Julius August Döpfner, allora presidente della Conferenza episcopale tedesca, lo aveva nominato segretario della Commissione pastorale. In quel periodo, proprio in virtù del suo incarico, aveva iniziato a collaborare con associazioni, movimenti e diverse istituzioni ecclesiali in Germania. Un’esperienza che aveva potuto mettere a disposizione del Sinodo delle diocesi della Repubblica Federale di Germania, svoltosi dal 1972 al 1975.

Papa Paolo vi lo aveva nominato vescovo ausiliare di Paderborn nel 1975. Aveva ricevuto l’ordinazione episcopale nella cattedrale di Paderborn da monsignor Johannes Joachim Degenhardt, arcivescovo di Paderborn, anch’egli divenuto poi cardinale. Co-consacranti il cardinale Döpfner, arcivescovo di München und Freising, e monsignor Paul Norhues, vescovo ausiliare di Paderborn. Come motto episcopale aveva scelto Deus fidelis.

L’11 marzo 1980 Giovanni Paolo ii lo aveva nominato vice presidente del Pontificio Consiglio per i laici. Avevano, poi, fatto seguito le nomine a consultore di altri uffici della Curia romana. Il Papa lo aveva incaricato, inoltre, ad personam di seguire l’apostolato dell’International catholic Charismatic Renewal Office (Rinnovamento carismatico cattolico) e del Cammino Neocatecumenale.

Era stato promotore del Centro internazionale giovanile San Lorenzo, inaugurato a Roma il 13 marzo 1983, presso la chiesa di San Lorenzo in Piscibus, vicino a piazza San Pietro. Proprio durante un incontro nel Centro — per la celebrazione dell’Anno santo straordinario 1983-1984 — era nata l’idea di organizzare un incontro di giovani a livello mondiale. L’avvenimento aveva avuto luogo la Domenica delle Palme del 1984 e aveva, in pratica, segnato la nascita dell’esperienza delle Giornate mondiali della gioventù.

Nel 1995 era stato promosso alla dignità arcivescovile e nominato quarto presidente del Pontificio Consiglio “Cor unum”. Incarico svolto fino al 7 ottobre 2010.

Nell’ambito del Sinodo dei vescovi, nel 1997 aveva partecipato all’Assemblea speciale per l’America; nel 1998 all’Assemblea speciale per l’Asia; nel 1999 alla seconda Assemblea speciale per l’Europa; nel 2001 alla decima Assemblea generale ordinaria sulla missione del vescovo; nel 2005 all’undicesima Assemblea generale ordinaria sull’Eucaristia; nel 2008 alla dodicesima Assemblea generale ordinaria sulla Parola di Dio; nel 2009 alla seconda Assemblea speciale per l’Africa.

Numerose le missioni nel mondo che gli sono state affidate per portare la carità e la solidarietà del Papa, nello stile del servizio del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. In particolare, tra il 29 novembre e il 3 dicembre 1998, era stato inviato speciale del Pontefice presso le popolazioni di Nicaragua, El Salvador, Honduras e Guatemala, colpite dall’uragano “Mitch”.

Nel 2007 Benedetto xvi lo aveva creato e pubblicato cardinale del titolo di San Lorenzo in Piscibus, diaconia poi elevata pro hac vice a titolo presbiterale nel 2018.

Il 2 ottobre 2009 aveva ricevuto il dottorato honoris causa dalla Facoltà teologica dell’Università Cattolica di Lublino, in Polonia, per i suoi contributi teologici.

Aveva partecipato al Conclave che undici anni fa ha eletto Papa Francesco. Sempre nel 2013 era stato inviato speciale del Pontefice per la celebrazione conclusiva del Congresso eucaristico nazionale della Germania, svoltosi a Colonia il 9 giugno. Nel 2014 era stato inviato speciale del Papa per la celebrazione del 450° anniversario della fondazione del Seminario di Willibaldinum, di cui era stato il presidente. E nel 2015 era stato inviato speciale del Papa alla celebrazione conclusiva del primo Congresso eucaristico nazionale della Repubblica Ceca, a Brno, il 17 ottobre.

Nella Curia romana era stato membro delle Congregazioni per le cause dei santi, per l’evangelizzazione dei popoli e per il clero; e del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace.

È stato autore di varie pubblicazioni, nate soprattutto dalla conoscenza della realtà dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali.