Meglio non trasformarlo

12 marzo 2024
Che Tommaso d’Aquino sia stato uno dei più grandi filosofi e teologi della storia del cristianesimo non può esser messo seriamente in dubbio. Probabilmente il suo influsso sulla storia della dottrina cristiana è stato molto limitato (per questo nella sua monumentale The Christian Tradition, Jaroslav Pelikan, che pure lo credeva uno dei più grandi teologi della storia cristiana, praticamente lo ignora): ma la sua capacità di raccogliere l’enorme eredità teologica che a lui giungeva, di approfondirla e rielaborarla in un insieme duttile e coerente è stata straordinaria. Dopo di lui è difficile affrontare qualsiasi tema teologico (o anche filosofico) senza far i conti con le sue idee. Insomma, Tommaso d’Aquino come il doctor communis: fu Pierre Mandonnet all’inizio del secolo scorso che ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati