· Città del Vaticano ·

Nell’antica città di Ur una nuova chiesa diventa un simbolo per la comunità cristiana nel Paese

Iraq
Rintocchi di speranza

A worker tests the bell at the 'Ibrahim Al-Khalil' church, which was built in an effort to attract ...
11 marzo 2024

Ha la voce della speranza e della pace la campana di una nuova chiesa che ieri, 10 marzo, ha risuonato per la prima volta in Iraq, nei presi dell’antica città di Ur, lì dove visse Abramo, padre delle religioni monoteiste. Realizzata con il tradizionale mattone di fango iracheno di colore giallastro, la campana fa parte del complesso denominato “Ibrahim Al-Khalil”, costruito su una pianura desertica all’ombra della ziggurat, ovvero il luogo di culto dalla tipica struttura piramidale di Ur.

La nuova chiesa vuole essere un incoraggiamento a tutta la comunità cristiana irachena, decimata nel corso degli ultimi due decenni dal terrorismo e dall’estremismo di Al-Qaeda e del sedicente Stato islamico. Se in passato, infatti, nel Paese si contavano circa 1,5 milioni di cristiani, ora se ne registrano poche centinaia di migliaia.

Un dramma ricordato anche da Papa Francesco che proprio a Ur, il 3 marzo 2021, ha preso parte a un incontro interreligioso, simbolo del suo storico viaggio in Iraq. Sottolineando che «il terrorismo ha barbaramente distrutto» parte del patrimonio religioso iracheno, il Pontefice ha quindi lanciato un forte appello a seguire «la via della pace», perché «non ci sarà pace senza una giustizia che assicuri equità e promozione per tutti». E oggi quell’appello risuona ancora, anche nel rintocco di una nuova campana.