· Città del Vaticano ·

In Ecuador è nata una squadra di calcio per donne che hanno subito amputazioni degli arti

Quando si cade e ci si rialza

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08 marzo 2024

Otto donne, tutte di età compresa tra i 19 e i 36 anni. Sono le giocatrici della prima squadra femminile dell’Ecuador di calcio a 7 per persone che hanno subito amputazioni, il club CienPiés. Abbiamo scelto di raccontare la loro storia nell’odierna Giornata internazionale della donna. Si alternano in campo e si allenano tutte le settimane, in genere si ritrovano il sabato a nord di Quito, ma vengono anche da altre province, Santo Domingo de los Tsáchilas, Manabí ed Esmeraldas. Hanno la forza, la volontà e un obiettivo: diventare la squadra nazionale dell’Ecuador e partecipare alla prima Coppa del mondo femminile per amputati che si svolgerà il prossimo novembre a Barranquilla, in Colombia. «Se ci riuscissero, la squadra dell’Ecuador sarebbe la seconda nazionale dell’America Latina dopo quella della Colombia», ha dichiarato all’agenzia Efe Diana Armijos, direttrice della Fondazione CienPiés: anch’ella è un’atleta, oggi ha 36 anni, ne aveva 19 quando perse la gamba sinistra a causa di una grave malattia. All’epoca faceva parte della squadra dell’università in cui studiava, a Guayaquil.

La realtà che porta avanti è una ong con sede a Quito, che dal 2019 si occupa della formazione professionale di persone con disabilità, uomini e donne che hanno perso un arto per incidenti, malattie, proiettili vaganti, incoraggiandoli nella loro ricerca di auto-imprenditorialità. I progetti vanno dall’acquisto di protesi per le fasce a basso reddito all’inclusione sociale. Le discipline sono svariate, danza, teatro, musica, sport e in particolare — dall’ottobre 2023, grazie anche alla solidarietà internazionale — il calcio. In campo «la cosa più difficile è lasciarsi andare e non pensare alla paura di cadere, di perdere le stampelle, di colpire il moncone» del braccio o della gamba, racconta Armijos, ma «quando si gioca, ci si dimentica di tutto: si cade e ci si rialza». (giada aquilino)