· Città del Vaticano ·

Incontro promosso da Caritas internationalis e ambasciate di Australia e Regno Unito presso la Santa Sede

Uguale e complementare dignità

 Uguale e complementare dignità  QUO-056
07 marzo 2024

La promozione del ruolo delle donne nella Chiesa cattolica è stata al centro della giornata di riflessione, svoltasi ieri a Roma, presso la curia generalizia dei gesuiti, sul tema «Donne leader: verso un futuro migliore», organizzata da Caritas Internationalis e dalle ambasciate del Regno Unito e dell’Australia presso la Santa Sede. Ai partecipanti sono giunti i saluti di Papa Francesco, che — in un breve messaggio a firma dell’arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto della Segreteria di Stato — ha invocato su di loro il dono della saggezza, assicurando la propria preghiera perché l’incontro possa portare a un impegno sempre maggiore da parte di tutti, nella Chiesa e nel mondo, per la promozione del rispetto dell’uguale e complementare dignità delle donne e degli uomini.

Alla conferenza si è discusso anche del modo in cui la Chiesa cattolica, le organizzazioni religiose e i governi possono collaborare su un’agenda condivisa per la valorizzazione delle donne e sono state analizzate storie di successo dell’emancipazione femminile, attraverso programmi educativi, assistenza sanitaria di base, iniziative economiche innovative e progetti di sostegno nei casi di vulnerabilità. Tra gli interventi quelli di suor Patricia Murray, segretaria esecutiva dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg), di padre Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù, di suor Nathalie Becquart, sottosegretaria del Sinodo dei vescovi, e di Cristiane Murray, vicedirettrice della Sala stampa della Santa Sede.

Tra le teologhe presenti, la professoressa Maeve Heaney dell’Università cattolica australiana, e Nontando Hadebe, del Sanit Augustine College del Sud Africa, oltre a donne alla guida di varie organizzazioni nelle Mauritius, in India, in Sud Sudan e Messico.

Christopher Trott, ambasciatore del Regno Unito presso la Santa Sede, ha sottolineato che le donne sono «fondamentali per costruire un futuro migliore e rispondere alle pressanti questioni globali che il mondo si trova ad affrontare oggi» e che «per costruire un mondo più giusto, più libero, più sicuro, più ricco, un mondo più verde di cui tutti possano beneficiare e in cui nessuno venga lasciato indietro, le donne e le ragazze devono rimanere al centro dei nostri sforzi». Dare spazio a voci diverse, alla conoscenza e alla leadership delle donne nella Chiesa e nella società è uno degli obiettivi che si è posta la conferenza.

Anche l’ambasciatore d’Australia presso la Santa Sede, Chiara Porro, ha evidenziato come «le donne e le ragazze, nella loro diversità, siano centrali nel cambiamento trasformativo» necessario oggi, aggiungendo che è essenziale sfruttare le loro conoscenze ed esperienze, anche a livello di leadership, e superare le barriere e le sfide per impegnarsi nella costruzione di «un mondo in cui tutte le persone possano raggiungere e contribuire con il proprio potenziale, indipendentemente dal sesso», per creare un futuro migliore.

Il segretario generale di Caritas Internationalis, Alistair Dutton, ha ricordato, da parte sua, che povertà, violenza e mancanza di accesso all’istruzione e ai servizi di base sono fattori da affrontare, poiché contribuiscono anche all’esclusione delle donne. Per questo la Caritas lavora in oltre 200 Paesi e territori al fine di promuovere l’emancipazione, l’istruzione e la partecipazione delle donne alla leadership e ai processi decisionali a tutti i livelli, perché possano essere superate barriere di ogni tipo e valorizzate e apprezzate le esperienze e le competenze femminili.