· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Nostalgia di Dio

 Nostalgia di Dio  QUO-056
07 marzo 2024

Un’indagine rivela che l’Italia, “cuore” della cristianità, è un Paese incerto e stanco di Dio. Gli italiani appaiono “gente di poca fede” e lontani dalla Chiesa. Triplicato il numero degli atei e di chi non va a messa. E, nonostante questo, tanti ripetono: «Vogliamo vedere Gesù» (Vangelo).

Scrivono: «Cattolici irrilevanti. Oggi i cattolici contano poco, perché manca il coraggio». E, nonostante questo, tanti chiedono: «Vogliamo vedere Gesù».

Un noto giornalista e scrittore, che si dichiara ateo, ma continua a scrivere libri su Gesù, ha detto che entro dieci anni la religione cristiana sarà finita. Ma, nonostante questi profeti di sventura, tanti continuano a chiedere: «Vogliamo vedere Gesù».

Nonostante gli scandali che aggrediscono la Chiesa, il cristianesimo continua a essere la religione più diffusa al mondo (e anche la più perseguitata!). Gesù Cristo continua a essere “superstar” al cinema e nelle librerie: segno che ancora tanti domandano: «Vogliamo vedere Gesù».

Il genere umano smetterà di credere in Dio? Vivrà più felicemente eliminando ogni fede religiosa? Ci sarà sempre qualcuno che cercherà il volto di Dio. Perché, nonostante le debolezze dell’uomo, Dio ha messo nel nostro cuore la nostalgia di Lui; il desiderio di cercarlo, e di continuare a cercarlo anche dopo averlo trovato.

Dio si nasconde perché l’uomo lo cerchi. «Noi siamo eterni cercatori di Dio» (sant’Agostino). Abbiamo bisogno di Dio, poiché solo Lui può rigenerarci e appagare le nostre aspirazioni più profonde.

Oggi e sempre, Lui solo può continuare a dire e a dare parole di vita. Oggi e sempre, Lui solo può continuare a dire e a dare parole di vita. Oggi e sempre, Lui rimane il “Polo nord” dei cuori umani.

Dopo tutti i nostri vagabondaggi e le nostre disillusioni dobbiamo tornare a Dio, e gridare, come sant’Agostino: «Tu hai creato il nostro cuore per te, Signore, e sarà sempre inquieto finché non riposerà in te».

di Leonardo Sapienza
 

Il Vangelo in tasca

Domenica 17 marzo, V di Quaresima
Prima lettura: Ger 31, 31-34;
Salmo: 50;
Seconda lettura: Eb 5, 7-9;
Vangelo: Gv 12, 20-33.