· Città del Vaticano ·

L’opera di «Mama Shamsa» per giovani e donne del Kenya

Dare speranza
a chi l’ha persa

 Dare speranza a chi l’ha persa  QUO-055
06 marzo 2024
«Non so dire quando ho cominciato: aiutare chi è nel bisogno era qualcosa di scontato nella mia famiglia anche se eravamo poveri», così esordisce Shamsa Abubakar Fadhili, attivista kenyota nota come “Mama Shamsa”, nome che ben racconta chi è. «C’erano sempre tanti bambini a casa mia e la gente mi chiedeva chi fossero davvero i miei figli. Io rispondevo “nessuno di loro”». Eppure la casa di Mama Shamsa è divenuta una casa per tanti e lei una madre di molti, prima ancora di partorire i suoi figli biologici. «Nella nostra comunità ci sono tante bande, droghe, violenza e i ragazzi che commettevano atrocità erano ragazzi che giocavano con i miei figli», racconta Mama Shamsa, spiegando come tanti giovani a Mombasa si trovino per strada, vivano nelle foreste, escano ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati