
05 marzo 2024
«Questa è una canzone che parla dei sentimenti. Dovete chiudere gli occhi e immaginare un po’ quello che volete. Il titolo originario era “Dialettica dell’immaginario”. Poi un uomo rozzo ha cambiato il titolo e a voi è arrivata come “Cara”». Così, durante il concerto di Piacenza datato 2 settembre 1981, Lucio Dalla introduceva uno dei suoi capolavori. Che, come confessato dal cantautore bolognese al giornalista Gino Castaldo, aveva proprio questa ambizione: «Raccontare il meccanismo progressivo d’invenzione del desiderio».
Perché, in fondo, aveva ragione Jean Paul Sartre quando diceva che pensare l’immagine significa concepirla non a partire dalla presenza dell’oggetto immaginato, bensì a partire dalla sua assenza. Ciò che l’individuo immagina non è estraneo alla ...
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