«Basta, per favore!
![Palestinians walk amid the rubble of houses destroyed by Israeli bombardment in Gaza City on March ... Palestinians walk amid the rubble of houses destroyed by Israeli bombardment in Gaza City on March ...](/content/dam/or/images/it/2024/03/053/varobj23473068obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
«Basta, per favore! Fermatevi!»: riecheggia in piazza San Pietro e attraverso i media in tutto il mondo il nuovo accorato appello di Papa Francesco per la cessazione delle «ostilità in corso» in Palestina e in Israele. All’Angelus domenicale il vescovo di Roma confida di portare «quotidianamente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazioni» e ricorda «le migliaia di morti, di feriti, di sfollati, le immani distruzioni» che «causano dolore» e «con conseguenze tremende» soprattutto «sui piccoli e gli indifesi».
Si domanda il Pontefice: «davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo, davvero si pensa di raggiungere la pace?». La risposta è un incoraggiamento «a continuare i negoziati per un immediato cessate-il-fuoco a Gaza e in tutta la regione, affinché gli ostaggi siano subito liberati e la popolazione civile possa avere accesso sicuro ai dovuti e urgenti aiuti umanitari». Al contempo Francesco esorta a non dimenticare «la martoriata Ucraina, dove ogni giorno muoiono» molte persone e «c’è tanto dolore».
Infine il Papa ricorda la seconda Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione che ricorre il 5 marzo. «Quante risorse vengono sprecate per le spese militari che continuano tristemente ad aumentare» denuncia, ribadendo come «il disarmo» sia «innanzitutto un dovere morale» che «richiede il coraggio di tutti i membri della grande famiglia delle Nazioni di passare dall’equilibrio della paura all’equilibrio della fiducia».