Legando sempre
il civile all’umano

Paolo Taviani è scomparso ieri, 29 febbraio, a Roma, all’età di 92 anni. Era nato l’8 novembre del 1931 a San Miniato, in provincia di Pisa. Qui insieme a suo fratello Vittorio, di due anni più grande, vide per la prima volta Paisà di Roberto Rossellini, e ne rimase folgorato. Sempre a Pisa, e sempre con Vittorio, animó un cineclub durante gli anni universitari: erano i primi battiti di una storia di cinema lunga oltre sessant’anni: i fratelli Taviani, per certi versi un solo artista composto da due persone, hanno scolpito, a colpi di grandi sceneggiature e regie, una colonna portante del cinema italiano del dopoguerra. Hanno realizzato opere strutturali di un’arte concepita come interazione di forza morale ed espressiva, impasto di etica e creatività, di realismo e poesia, di impegno ed ...