· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Chi ama non giudica

 Chi ama non giudica  QUO-050
29 febbraio 2024

In Così parlò Zarathustra, Nietzsche ha un pensiero paradossale: «Una volta il demonio mi disse: “Anche Dio ha il suo inferno: ed è il suo amore per gli uomini”. E di recente lo intesi soggiungere queste parole: “Dio è morto per la sua compassione per gli uomini”».

Però la Parola di Dio di questa domenica usa termini più delicati ma veri per raccontare la storia d’amore tra il Signore e il suo popolo: «Dio amava il suo popolo» (prima lettura). «Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati» (seconda lettura). «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito» (Vangelo).

E la cosa incredibile è che Dio non ama come amiamo noi. Ama da Dio! Non ci ama solo se siamo buoni. Ci ama anche se siamo peccatori, egoisti. Ci ama anche se non ricambiamo il suo amore.

Di più: «Dio non ha mandato nel mondo il Figlio per giudicare il mondo...» (Vangelo). Ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi ama non giudica. Dio non ci giudica. Ma se noi respingiamo il suo amore, ci condanniamo da soli.

Questo è il nostro dramma; il dramma della nostra libertà: messi davanti alla luce, preferiamo le tenebre.

Messi di fronte all’amore del Signore, preferiamo il nostro egoismo. Ci lasciamo sedurre dal nulla!

Non è Dio che ci separa da lui. Siamo noi che ci auto-condanniamo a vivere lontano da lui, e privandoci della sua vita. «Chi crede in lui non è condannato» (Vangelo). Dio non condanna.

Ci ama con le nostre paure, con le nostre lentezze. Dio ama da Dio! Ma Dio vuole essere trattato da Dio! Spesso ce lo dimentichiamo.

Ripensiamo, allora, a quanto scriveva sant’Agostino: «Voi piacete a Dio, se Dio piace a voi. Egli è contento di voi, se voi siete contenti di lui».

di Leonardo Sapienza


Il Vangelo in tasca

Domenica 10 marzo, iv di Quaresima
Prima lettura: 2 Cr 36, 14-16. 19-23;
Salmo: 136;
Seconda lettura: Ef 2, 4-10;
Vangelo: Gv 3, 14-21.