
26 febbraio 2024
«Quando vedi morire un bambino, o perdi la fede o ti fai eremita»: così raccontava pochi mesi fa don Fulvio Calloni, riandando con la memoria all’esperienza vissuta in Rwanda, a margine di una grande mostra milanese su una dozzina di eremiti, realizzata dalla fotografa Eliana Gagliardoni. Ed eremita don Fulvio lo è diventato sul serio, a 60 anni, quando in genere si iniziano a tracciare i bilanci di una vita, pure di quella sacerdotale, che lo ha visto percorrere strade anche in Brasile e in Guatemala, condividere la vita dei profughi in un campo della Tanzania, fino ad arrivare all’eremo di Capraia, a Sillico, in Garfagnana, provincia e arcidiocesi di Lucca. Doveva restarci pochi giorni, rientrato in Italia dopo aver contratto un’infezione proprio in Rwanda, e, invece, dal 2014 è ancora lì, felice ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati