
24 febbraio 2024
Un contraltare per tenere i piedi per terra
Finiti gli anni dell’Acr (Azione cattolica dei ragazzi) non ebbi molti dubbi, e iniziai a frequentare l’Azione cattolica. In realtà la mia parrocchia offriva anche l’alternativa della Gi.Fra., la Gioventù Francescana, ma era con l’Ac che potevi diventare animatore, e questo per me fu decisivo.
All’epoca ero al ginnasio, e imparai abbastanza presto che non era opportuno sbandierare questa mia appartenenza. Non si trattava più delle prese in giro grossolane delle medie perché avevo i piedi a banana, a quelle lì tutto sommato ci avevo fatto il callo. Non ero però pronto a certe frecciatine, sottili e taglienti, di qualche compagno o compagna, e soprattutto di qualche docente, sul mio essere cattolico. «Basabanchi» era l’appellativo meno ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati