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23 febbraio 2024
“American Scar, la “cicatrice d’America”: molti chiamano così il lungo muro di separazione tra Stati Uniti e Messico. Si tratta di una barriera metallica sagomata, lunga quasi mille km e alta circa quattro metri, che si snoda in modo discontinuo tra i due Paesi, attraversando Arizona, Nuovo Messico e Texas. Dotato di illuminazione, rete di sensori elettrici e sistemi di vigilanza armata, il muro ha un suo luogo simbolico: la città messicana di Tijuana. Qui, infatti, il suo nome cambia e da “cicatrice d’America”, diventa “muro della vergona”.
Vergogna perché qui sono costrette spesso ad infrangersi le speranze dei migranti in fuga da povertà, disperazione, crisi ambientali, conflitti e in cerca di un futuro migliore, o almeno possibile, negli Stati Uniti. Vite e storie laceranti che parlano di famiglie ...
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