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Messaggi in bottiglia

Sveglia

 Sveglia  QUO-044
22 febbraio 2024

C’è un momento nel quale la città si sveglia. Perché le città hanno sonno e si addormentano, come gli umani. A volte russano. A volte sognano. Alcune, si dice, non dormono mai. Le città si svegliano quando le luci al neon ancora accese non sono più così brillanti. Si svegliano quando il rosa cede il passo al giallo e poi al blu. Il rumore delle macchine non è ancora traffico, ma non è più silenzio. I giornali profumano ancora, come anche i croissant, e il caffè è davvero amaro. Le città si svegliano quando i sogni cominciano a confondersi con i pensieri, e gli arti si distendono senza direzione. E quando per strada i movimenti sono lenti, e negli occhi della gente non c’è ancora il desiderio né l’attesa. Allora non c’è curiosità né fretta per le strade, e si avverte invece una gentilezza morbida e naturale che potrebbe essere anche indifferenza, ma non noia. Quando la città si sveglia, la gente è pensosa perché deve ancora sentire lo stupore di essere al mondo.

di Antonio Spadaro