· Città del Vaticano ·

Il Wfp sospende la consegna degli aiuti nel nord di Gaza per motivi di sicurezza

Sotto le bombe e senza cibo

Displaced Palestinian children gather to receive food at a government school in Rafah in the ...
21 febbraio 2024

La popolazione di Gaza nella morsa della guerra e della fame. Alle atrocità e sofferenze dovute al sanguinoso conflitto tra Hamas e Israele si somma ora l’apprensione per la decisione del World Food Programme (Wfp), che ha annunciato la sospensione della consegna degli aiuti nella zona nord della striscia a causa della «mancanza di condizioni di sicurezza adatte». Il Wfp «cercherà di continuare con la distribuzione di beni essenziali il più rapidamente possibile».

L’agenzia dell’Onu aveva ripreso solo domenica la propria attività, dopo tre settimane di stop. Da allora, però, si è generata una situazione di caos e disordini durante la distribuzione del cibo. Con il conflitto in corso, il rischio è ora un forte aumento della malnutrizione tra i bambini e le donne in gravidanza e che allattano, fa sapere il Global Nutrition Cluster. Oggi un bambino su sei sotto i due anni nella Striscia soffre di malnutrizione acuta.

Preoccupazione espressa anche dal cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini: «In questo momento, il problema principale a Gaza è la mancanza di viveri, acqua e medicinali».