· Città del Vaticano ·

A un anno dal tragico naufragio di migranti a Steccato di Cutro

Per non dimenticare

 Per non dimenticare   QUO-043
21 febbraio 2024
Certe immagini non si dimenticano: un relitto scheletrito sulla spiaggia; le croci improvvisate con pezzi di legno e rivestite dai salvagenti arancioni; una tutina bianca e rosa da neonato risucchiata dalle acque del mare. Certe voci non si dimenticano, come quella del piccolo Sultan, un bimbo siriano di soli 6 anni: «Papà, io sto bene! Sono in Italia», ha detto nel suo ultimo messaggio, inviato sul cellulare dei genitori, prima di morire. Certe cose non si dimenticano perché, a volte, sono tutto quello che resta. È trascorso un anno dal tragico naufragio di migranti avvenuto al largo di Steccato di Cutro, in Calabria. “Summer love” si chiamava il caicco partito dalla Turchia con a bordo quasi 200 persone, in cerca di un futuro migliore. Ma — ironia della sorte —, nessuna “estate”, nessun “amore” ...

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