· Città del Vaticano ·

La nuvola errante
e la resina trasparente

 La nuvola errante e la resina trasparente  QUO-042
20 febbraio 2024
Si presenta, nella traduzione dal russo di Lucio Coco, una poesia poco nota di Aleksandr Puškin (1799-1837) sulla natura del male e sull’istinto di guerra e di morte che abita l’uomo. Composta nel 1828, essa si intitola «Ančar», ovvero “L’albero del veleno”. Nel componimento è appena il caso di mettere in evidenza solo due passaggi: quello in cui un uomo ordina a un altro uomo di procurargli «l’arma» mortale, e l’altro in cui il potente signore indirizza le sue frecce avvelenate «ai vicini», quasi che solo su chi è prossimo a noi si possa esercitare con più vigore la violenza. Edizione di riferimento: A. Puškin, «Polnoe sobranie sočinenij v 16 tomach» (Moskva-Leningrad, t.3, 1948 pp. 133-134). Ančar — L’albero del veleno In un deserto arido e secco, Su una terra ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati