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20 febbraio 2024
Voci femminili sopravvissute ad Auschwitz
L’umiliazione perenne dovuta alla privazione della femminilità, il pudore rubato a causa della nudità dei corpi, lo snaturamento subito per mezzo degli esperimenti condotti per perfezionare i metodi di sterilizzazione di massa. Esistono aspetti della condizione delle donne recluse nei campi di concentramento appiattiti dalla storiografia in una declinazione universale che non è affatto giusta. Lo stesso Primo Levi, nella prefazione a Il fumo di Birkenau di Liana Millu, scrive che ad Auschwitz la situazione delle donne è «assai peggiore di quella degli uomini, e ciò per vari motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ...
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