· Città del Vaticano ·

Il prezzo sempre più alto
Riedito il libro di Daniela Padoan «Come una rana d’inverno» con le testimonianze di Liliana Segre, Goti Bauer e Giuliana Tedeschi

«Cosa hai fatto
per cavartela?»

 «Cosa hai fatto per cavartela?»  QUO-042
20 febbraio 2024
Voci femminili sopravvissute ad Auschwitz   L’umiliazione perenne dovuta alla privazione della femminilità, il pudore rubato a causa della nudità dei corpi, lo snaturamento subito per mezzo degli esperimenti condotti per perfezionare i metodi di sterilizzazione di massa. Esistono aspetti della condizione delle donne recluse nei campi di concentramento appiattiti dalla storiografia in una declinazione universale che non è affatto giusta. Lo stesso Primo Levi, nella prefazione a Il fumo di Birkenau di Liana Millu, scrive che ad Auschwitz la situazione delle donne è «assai peggiore di quella degli uomini, e ciò per vari motivi: la minore resistenza fisica di fronte a lavori più pesanti e umilianti di quelli inflitti agli uomini; il tormento degli affetti familiari; la presenza ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati