· Città del Vaticano ·

In scena

Eliot visto da Ovadia

 Eliot visto da Ovadia   QUO-036
13 febbraio 2024
«Mai come oggi il capolavoro di Eliot rappresenta una testimonianza senza tempo sul rapporto fra opposti nel cuore della civiltà occidentale: potere temporale e potere spirituale, individuo e stato — scrive Guglielmo Ferro nelle note di regia di Assassinio nella cattedrale (Murder in the Cathedral) in scena al Teatro Quirino di Roma dal 13 al 18 febbraio —. Nella vicenda complessa, e di difficile analisi storica, fra Enrico ii e colui che sarà, alla fine di un percorso politico e personale sofferto, arcivescovo di Canterbury». Ferro usa volutamente termini desueti per parlare del suo allestimento, che ha affidato all’intensità e all’esperienza di Moni Ovadia (in scena, Thomas Becket): il Leitmotiv è l’“esizialità” di scelte che avviano percorsi di morte o generano vita. Momenti chiave che ...

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