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Giovani e casa comune

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12 febbraio 2024

I giovani mostrano uno spiccato interesse e impegno verso le questioni connesse con la sostenibilità ambientale, consapevoli anche delle interconnessioni con i problemi sociali ed economici. È possibile rinvenire nelle Giornate mondiali della gioventù un luogo emblematico per pensare il rapporto tra formazione ecologica e cultura giovanile. In particolare dalla Gmg del 2013 il Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo ii per la gioventù promuove un simposio sul tema della custodia del creato all’inizio dell’appuntamento internazionale, nel quale alcuni giovani si confrontano con studiosi ed esperti sullo stato della Terra e come agire per l’ecologia integrale, capaci di ascoltare e rispondere al grido della terra e al grido dei poveri (Laudato si’, 49). Anche alla Gmg di Lisbona si è svolto un convegno sul tema con particolare attenzione agli stili di vita, approfondendo cinque ambiti: economia, educazione e vita familiare, risorse naturali, politica, tecnologia. Al termine i giovani partecipanti hanno elaborato un manifesto per rinnovare l’impegno personale e comunitario; tale documento è stato consegnato a Papa Francesco durante l’incontro con gli universitari all’Universidade Católica Portuguesa (3 agosto 2023). Le giovani generazioni ricercano spazi di adesione e protagonismo verso uno sviluppo umano, inclusivo e responsabile (Laudato si’, 209). Dimostrano con lo studio e l’azione che una conversione ecologica è possibile, sollecitano nuove forme di progettazione e di confronto comunitario, compiendo scelte coraggiose nella prospettiva della fraternità e della sostenibilità. I giovani sono disponibili a vivere il dono di sé nella collaborazione, con creatività e coraggio sanno dialogare sul modo in cui costruire il futuro del pianeta per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente (cfr. Global Compact on Education). L’attenzione ai diversi ambiti della sostenibilità e alle motivazioni evangeliche per la cura della casa comune è rinvenibile anche nelle Gmg precedenti; costituiscono un dialogo aperto per affrontare la sfida culturale, spirituale ed educativa che ci aspetta, per una nuova umanità che guardi alla Terra non come a una risorsa da sfruttare ma come a un dono di Dio all’umanità.

di Caterina Calabria
Docente di pedagogia interculturale ed educazione alla sostenibilità all’Università Cattolica del Sacro Cuore