· Città del Vaticano ·

La denuncia del Pontefice nella X Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone

Chi resta inerte è complice

 Chi resta inerte è complice  QUO-032
08 febbraio 2024

«Se chiuderemo occhi e orecchie, se resteremo inerti, saremo complici». Nella decima Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, la denuncia di Papa Francesco non ammette repliche. Nel messaggio diffuso oggi per rilanciare l’impegno ad affrontare questo «dramma globale» che si manifesta sotto forma di sfruttamento, traffico e schiavitù di esseri umani, soprattutto minori e donne, il Pontefice esorta «a non rimanere fermi» e a «mobilitare tutte le risorse» nella lotta contro il turpe fenomeno «e nel restituire piena dignità a quanti ne sono stati vittime». E proprio «Camminare per la dignità» è il tema del testo papale, declinato attraverso tre verbi «ascoltare, sognare, agire». Un cammino, spiega, sui passi di santa Giuseppina Bakhita nel giorno della memoria liturgica della «suora sudanese che da bambina fu venduta come schiava. Ricordiamo l’ingiustizia che ha subito, la sofferenza, ma anche la sua forza e il percorso di liberazione e di rinascita», esorta Francesco. Il suo esempio infatti incoraggia ancora le donne e gli uomini «ad aprire occhi e orecchie, per vedere gli invisibili e ascoltare chi non ha voce».

Il messaggio del Papa

Il cardinale Czerny conclude la visita in Sud Sudan  celebrando la messa nella memoria di  santa Giuseppina Bakhita