Prevenzione contro il traffico di esseri umani

Sono come predatori famelici che si aggirano per i villaggi più poveri della campagne bangladesi, cercando con cura e le loro vittime. Sono predatori sotto mentite spoglie, perché si presentano alle famiglie come educatori, donatori, mecenati o uomini pronti ad aiutare e far compiere un salto di qualità alla vita di bambini, ragazzi e ragazze condannati, altrimenti, all'indigenza. La storia di Jaeda Akhter come quella di Rosaline, Patricia, Mary, Theresa e tante altre ragazze, ha degli elementi ricorrenti: i trafficanti di esseri umani adescano e manipolano le famiglie, le ingannano con false promesse, prospettando una vita migliore ricca di esperienze di studio o di formazione professionale, poi con freddezza e crudeltà sequestrano gli adolescenti, costringendoli alla schiavitù, abusando di loro o ...