
05 febbraio 2024
Roma , 5. «Vorrei che il mio corpo fosse portato in Africa. L’Africa mi manca molto. Pace all’anima mia, che io possa riposare in pace»: ha scritto così Ousmane Sylla. Aveva 22 anni, era originario della Guinea. Le sue ultime parole le ha affidate a un muro del Centro per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, alla periferia di Roma. I suoi compagni lo hanno trovato impiccato con un lenzuolo all’alba di ieri, era ancora vivo. Trasportato in infermeria, Ousmane è stato sottoposto a rianimazione, ma è deceduto poco dopo. A Roma, Sylla era giunto pochi giorni fa; in precedenza, era stato ospite del Cpr di Trapani, dal quale era stato trasferito a causa di un incendio divampato nella struttura a fine gennaio. Lo scorso ottobre, il giovane aveva ricevuto il decreto di esplusione, ma il cosiddetto “decreto ...
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