· Città del Vaticano ·

Il saluto del Pontefice alla Federazione Nazionale Italia Cina

Saper rischiare sempre
sulla strada del dialogo

 Saper rischiare sempre sulla strada del dialogo  QUO-027
02 febbraio 2024

Conoscenza, accoglienza, fraternità, dialogo: sono gli obiettivi fondamentali delle iniziative della Federazione nazionale Italia Cina indicati dal Papa ai membri di una delegazione del sodalizio durante l’udienza svoltasi nella mattina di oggi, venerdì 2 febbraio, nella Sala Clementina.

Fratelli e sorelle, benvenuti,
buongiorno!

Sono lieto di accogliervi e vi ringrazio per la vostra visita, in occasione del decimo anniversario della nascita della Federazione Nazionale Italia Cina e nel contesto dei festeggiamenti per il Capodanno Cinese. E complimenti per questo che voi avete fatto, per quest’arte, tanto bella, e anche per il pensiero. Grazie!

Da tempo, ormai, oltre a organizzare gli eventi per la festa di Capodanno, sostenete molteplici iniziative che intendono promuovere il dialogo tra Italia e Cina, affrontando le sfide relative all’integrazione culturale, all’educazione, ai valori sociali da condividere. Esprimo il mio apprezzamento e vi incoraggio a proseguire il cammino intrapreso e a perseguire queste finalità con impegno generoso, affinché la reciproca conoscenza tra la comunità Italiana e quella Cinese possa contribuire ad accrescere l’accoglienza vicendevole e lo spirito di fraternità.

Formulo a voi tutti questo augurio, ringraziando anche l’Accademia di Arti Marziali Cinesi di Vercelli per le danze folkloristiche ispirate al Leone e al Drago, che nella tradizione del nobile popolo cinese intendono esprimere l’auspicio che il nuovo anno sia fecondo e ricco di bene. Gli acrobati, come sappiamo, sono specializzati in esercizi e spettacoli audaci, diciamo “ad alto rischio”; osservando questa danza acrobatica, allora, auguro a tutti voi di saper rischiare sempre sulla strada del dialogo, diventando “acrobati di pace e di fraternità”.

Vi accompagno con la mia preghiera e vi chiedo, per favore, di pregare per me. Grazie!