· Città del Vaticano ·

2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, Giornata mondiale della vita consacrata

Chiamati a camminare
insieme nella Chiesa

 Chiamati a camminare   QUO-027
02 febbraio 2024

Dove trovare luce in questo momento della storia umana e della vita della Chiesa per sperimentare la gioia propria della vita consacrata ed essere testimoni trasparenti della tenerezza di Dio?

Come tutti i discepoli di Gesù abbiamo un unico cammino che nasce dalla sapienza del Vangelo, dall’insegnamento della Chiesa e dalla luce dei carismi che le sante fondatrici e i santi fondatori hanno elargito nella Chiesa come dono ricevuto con umiltà dalla parte di Dio e sono stati così riconosciuti nei secoli e oggi.

L’anno della vita consacrata (2015) ci ha introdotto in questo nuovo momento sotto la grande luce del Concilio Vaticano ii per entrare anche noi più profondamente nella riforma della Chiesa portata avanti con decisione e concretezza da Papa Francesco.

Con il Sinodo iniziato nell’anno 2021 e che ci porterà fino alla fine di quest’anno, la vita consacrata riceve una eco qualificata di quello che il popolo di Dio sente e desidera dai consacrati e dalle consacrate per camminare insieme.

«Lungo il corso dei secoli la Chiesa ha sempre sperimentato il dono dei carismi grazie ai quali lo Spirito Santo la fa ringiovanire e la rinnova, dai più straordinari a quelli più semplici e largamente diffusi. Con gioia e gratitudine, il Santo Popolo di Dio riconosce in essi l’aiuto provvidenziale con cui Dio stesso sostiene, orienta e illumina la sua missione» (Relazione di sintesi della xvi assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, 10 a).

Questa maturazione della coscienza della Chiesa espressa nei documenti attuali e affermata dal Popolo di Dio lungo il Sinodo proietta luce sulla dimensione carismatica che viene così espressa: «La dimensione carismatica della Chiesa ha una particolare manifestazione nella vita consacrata, con la ricchezza e varietà delle sue forme. La sua testimonianza ha contribuito ogni tempo a rinnovare la vita della comunità ecclesiale, rivelandosi un antidoto rispetto alla tentazione ricorrente della mondanità. Le diverse famiglie religiose mostrano la bellezza della sequela del Signore, sul monte della preghiera e sulle strade del mondo, nelle forme di vita comunitaria, nella solitudine del deserto e sulla frontiera delle sfide culturali. La vita consacrata più di una volta è stata la prima a intuire il cambiamento della storia e cogliere gli appelli dello Spirito: anche oggi la Chiesa ha bisogno della sua profezia. La comunità cristiana guarda inoltre con attenzione e gratitudine alle sperimentate pratiche di vita sinodale e di discernimento in comune che le comunità di vita consacrata hanno maturato lungo i secoli. Anche da essi sappiamo di poter apprendere la sapienza del camminare insieme. Molte congregazioni e istituti praticano la conversazione nello Spirito o forme analoghe di discernimento nello svolgimento dei capitoli provinciali e generali, per rinnovare le strutture, ripensare gli stili di vita, attivare nuove forme di servizio e di vicinanza ai più poveri. In altri casi si riscontra però il perdurare di uno stile autoritario, che non fa spazio al dialogo fraterno» (Relazione di sintesi, 10 b).

Alla prima sezione del Sinodo, realizzata nel mese di ottobre 2023, hanno partecipato anche la nuova segretaria suor Simona Brambilla e il prefetto del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. Il metodo molto concreto, inserito nel cammino sinodale del Popolo di Dio, ci ha fatto ascoltare con attenzione la Parola di Dio, aiutati da persone preparate, ma ci ha fatto anche ascoltare con profonda attenzione le persone di diverse vocazioni sedute con noi allo stesso tavolo. La conversazione nello Spirito che ne è derivata ci ha fatto raccogliere con la stessa cura i punti convergenti del dialogo, le questioni che dovevano essere affrontate e le proposte che volevamo manifestare. Durante un mese abbiamo imparato ad ascoltare e a parlare illuminati dalla Parola di Dio ma anche attenti a quello che il Popolo di Dio di tutto il mondo ha fatto arrivare a noi. In particolare, in seguito ci ha molto interessato quello che la Relazione di sintesi ha raccolto sulla vita consacrata perché veniva dal sentire del Popolo di Dio di tutto il mondo e ci mostrava come poter incarnare il nostro contributo nella Chiesa in questo nostro tempo.

Tornati in Dicastero abbiamo potuto approfondire il clima di dialogo tra le 40 persone che dedicano il loro lavoro a seguire la vita consacrata in tutto il mondo attenti ai saggi e indispensabili orientamenti di Pietro nella parola del Santo Padre Papa Francesco.

Alla luce del Sinodo ci sembrava necessario che i superiori facessero un passo in più perché anche tra noi diventasse più chiara l’esperienza della conversazione nello Spirito. E così dal mese di dicembre 2023, ogni martedì dalle 08,30 alle 09,30 i tre superiori si siedono attorno a uno stesso tavolo, leggono il Vangelo del giorno, si fermano alcuni minuti in silenzio e in seguito vedono insieme le cose più importanti da farsi per il servizio del Dicastero.

L’ascolto reciproco vissuto come accoglienza del lavoro e proposte degli altri ci aiuta a chiarire le varie situazioni che sono in analisi e a prendere decisioni più adatte e più sagge a beneficio della vita consacrata, in comunione con gli orientamenti di Papa Francesco. Una volta al mese facciamo lo stesso con i cinque capi ufficio che portano avanti le numerose pratiche e documenti che arrivano ogni giorno. Almeno una volta al semestre vorremo anche dialogare insieme tutte le persone che lavorano in dicastero. A questo ancora non siamo arrivati ma è già in programma.

Il Dicastero è senz’altro un osservatorio privilegiato per accompagnare la vita consacrata in tutto il mondo. Abbiamo motivi abbondanti per ringraziare al Signore il cammino di riforma e di conversione che si sta concretizzando, anche se per vari istituti, congregazioni, ordini e nuove forme di vita consacrata l’attuale momento della storia umana e della vita della Chiesa esige cambiamenti coraggiosi.

Sappiamo però che il ritorno al Vangelo vissuto, agli orientamenti della Chiesa e alla fedeltà al cuore del carisma donato dalle fondatrici e fondatori ci farà godere la gioia dei frutti che la misericordia del Signore già ci prepara.

In questo momento ci inseriamo con tutta la Chiesa nel processo sinodale in corso nella direzione del Giubileo 2025.

Ci rivolgiamo a Maria, Madre di Dio e nostra, consacrata come noi, con le parole di fiducia di Papa Francesco: «Il popolo fedele ti chiama aurora della salvezza: Madre, apri spiragli di luce nella notte dei conflitti. Tu, dimora dello Spirito Santo, ispira vie di pace ai responsabili delle nazioni. Tu, Signora di tutti i popoli, riconcilia i tuoi figli, sedotti dal male, accecati dal potere e dall’odio. Tu, che a ciascuno sei vicina, accorcia le nostre distanze. Tu, che di tutti hai compassione, insegnaci a prenderci cura degli altri. Tu, che riveli la tenerezza del Signore, rendici testimoni della sua consolazione. Madre, Tu, Regina della pace, riversa nei cuori l’armonia di Dio. Amen» (Basilica Vaticana, 27 ottobre 2023).

di João Braz de Aviz
Cardinale prefetto del Dicastero per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica