· Città del Vaticano ·

Allarme del World Food Programme: nel Paese africano siccità e carestia hanno già ucciso centinaia di persone
Ma il governo federale non conferma

Etiopia
Una terribile
«marcia verso la fame»

Women stand next to a water well in the camp for internally displaced people of Farburo 2 in the ...
31 gennaio 2024

Prima la siccità, poi la carestia, infine la morte: questo il terribile “effetto domino” che, in soli 6 mesi, ha ucciso circa 400 persone nell’Etiopia del nord, nelle regioni Tigray e Amhara. I dati arrivano dall’Istituto federale del difensore civico. Le autorità federali etiopi, tuttavia, non confermano decessi per carestia «in nessuna regione» del Paese africano.

Il dramma deriva anche dalle difficoltà legate alle operazioni umanitarie: tra marzo e dicembre 2023, l’Onu e gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti alimentari in Etiopia dopo aver riscontrato furti costanti di grano. Ora è stato creato un nuovo sistema di sicurezza, inserendo localizzatori Gps sui camion del cibo, ma i problemi tecnici rallentano la distribuzione di aiuti: secondo il gruppo umanitario “Tigray Food Cluster”, a gennaio solo il 14 per cento dei 3,2 milioni di persone bisognose nella regione ha ricevuto effettivamente sostegno.

Ma in tutta l’Etiopia sono oltre 20 milioni gli abitanti che necessitano di aiuto. E le previsioni per i prossimi mesi non sembrano migliorare. Tanto che il World Food Programme paventa una lunga «marcia verso la fame».