· Città del Vaticano ·

Una luce nella notte dei senza dimora

 Una luce nella notte dei senza dimora  ODS-018
03 febbraio 2024

Accade, talvolta, che il buio della notte venga attraversato da un lampo di luce. Spesso è quello di un fulmine che difficilmente preannuncia qualcosa di buono. Altre volte è il fascio intermittente di un faro che rassicura e indica la via da seguire. Proprio questo è capitato anche a noi dell’«Osservatore di Strada». Mentre stavamo preparando questo numero dedicato alla notte dei senza dimora, un invito, anzi una luce, inattesa e sorprendente, ci ha investiti: «Papa Francesco vi vuole incontrare».

Prova ad immaginare, amico lettore, lo stupore che abbiamo provato dopo quell’annuncio. Solo quello, però: perché l’emozione che abbiamo vissuto quando l’incontro è avvenuto non può essere immaginata. Al massimo la si può sognare.

Il sogno che tutti noi dell’«Osservatore di Strada» avevamo accarezzato da quando il giornale ha preso vita con la benedizione di Papa Francesco — è stato all’Angelus del 29 giugno 2022 — si è fatto realtà la mattina di venerdì 29 dicembre. Nessun discorso, ma tante parole dette da cuore a cuore. In fila, uno dietro l’altro, tutti abbiamo avuto la possibilità di avvicinarci al Papa e di dirgli, trattenendo a fatica lo slancio di un abbraccio: «Grazie, ti vogliamo bene».

E Papa Francesco ci ha dedicato tempo, scambiando il suo sorriso con il nostro, guardandoci negli occhi, stringendo come un padre le nostre mani di figli. Quando è stato il turno di Miriam ha anche commentato scherzosamente il suo vistoso cappello da Cappuccetto Rosso. Poi, ad Alessandro, il più piccolo tra noi che qualche volta ci ha accompagnati in piazza San Pietro per la distribuzione del giornale, ha chiesto notizie sulla scuola. E con gioia ha accolto la prima copia del numero di gennaio: un’edizione speciale, fatta sotto forma di calendario, e intitolata «La nostra carezza». Gliel’ha consegnata (come si vede nella foto) Lia, che ha voluto che la prima carezza che gli ultimi — quelli che avrebbero buone ragioni per essere arrabbiati e lamentarsi — hanno voluto dare attraverso il giornale a un mondo sempre più appesantito dalla paura e dalla rabbia, fosse per Papa Francesco.

È stato e resterà un incontro indimenticabile per questa particolare compagnia che è «L’Osservatore di Strada», dove persone che nella loro vita hanno trovato spesso solo porte chiuse hanno visto spalancarsi i portoni del Vaticano, ricevendo pure il saluto sull’attenti delle Guardie Svizzere, per essere accolti — insieme a scrittori di fama, giornalisti e volontari — come “ospiti del Santo Padre”.

«Continuate! Avanti così!» ha detto Papa Francesco a chi timidamente gli ha chiesto se gli piacesse il giornale. Un altro lampo di luce per «L’Osservatore di Strada». Stavolta, però, la luce di una stella, che ci è apparsa — l’incontro si è svolto nel tempo di Natale — come la cometa che ha guidato i Magi verso la Luce vera.

Nelle pagine seguenti abbiamo provato, riportando le nostre emozioni, a raccontare la bellezza di questo incontro. Perché un dono, quando lo si riceve, non può essere lasciato ad impolverarsi in un cassetto, ma va messo in mostra e condiviso. E sarebbe bello poter riuscire a trasmettere la tenerezza del sorriso di Papa Francesco a tutti gli amici che vivono al buio della solitudine e dell’abbandono, che di notte — come raccontiamo nella seconda parte del giornale — si avvolgono in una coperta o sotto un cartone sperando che il giorno arrivi presto.

A tutti loro è dedicato questo numero.

di Piero Di Domenicantonio