Scambio degli strumenti
Lunedì 29 gennaio sono stati scambiati nel Palazzo apostolico vaticano gli strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe.
Hanno compiuto quest’atto solenne, per la Santa Sede, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, e, per la Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe, Gareth Haddad do Espírito Santo Guadalupe, ministro degli Affari esteri, della Cooperazione e delle Comunità.
Assistevano al solenne atto:
— per parte della Santa Sede: monsignor Simon Kassas e monsignor Carlos Fernando Díaz Paniagua, officiali della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato;
— per parte della Repubblica di São Tomé e Príncipe: l’ambasciatore Esterline Gonçalves Genero, ministro plenipotenziario, direttore generale di Politica esterna del Ministero degli Affari esteri, della Cooperazione e delle Comunità della Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe.
L’Accordo, redatto in lingua italiana e portoghese e composto da 28 articoli, è entrato in vigore con lo scambio degli Strumenti di ratifica. Esso stabilisce il riconoscimento della personalità giuridica della Chiesa cattolica e delle istituzioni ecclesiastiche e definisce il quadro giuridico dei rapporti tra la Chiesa e lo Stato.
L’Accordo consolida ulteriormente i vincoli di amicizia e di collaborazione esistenti tra le due parti, le quali, pur salvaguardando l’indipendenza e l’autonomia che sono loro proprie, si impegnano a collaborare per il benessere spirituale e materiale della persona umana, così come per la promozione del bene comune.